

Sordità, vertigini e acufeni
In studio si effettuano i seguenti esami



ESAME AUDIOMETRICO (Audiometria soggettiva tonale e vocale)
Valuta la capacità uditiva del soggetto ricercando la soglia uditiva per via aerea e per via ossea. Tutto questo è utile per valutare se è presente un deficit uditivo e in tal caso valutarne l’entità, le caratteristiche e la sede della malattia.



ESAME IMPEDENZOMETRICO
L’energia meccanica vibratoria che raggiunge la membrana timpanica viene in gran parte impiegata a porre in vibrazione il sistema timpano-ossiculare e i liquidi contenuti nell’orecchio interno, mentre una piccola parte viene riflessa dalla MT. Se aumenta la rigidità del sistema viene riflessa maggior energia.
La timpanometria e lo studio dei riflessi stapediali permettono di stabilire se la malattia è a carico dell’orecchio medio o dell’orecchio interno o retrococleare.



AUDIOMETRIA SEMIOGGETTIVA-AUDIOMETRIA GIOCO-PEEP SHOW
Tale indagine viene eseguita tra i 2 e i 4 anni sfruttando la collaborazione attiva del bambino che si ottiene instaurando un condizionamento del tipo
STIMOLO SONORO - RISPOSTA - RICOMPENSA
Il bambino viene condizionato ad associare al suono percepito una risposta per lui divertente.



DIAGNOSI PRECOCE SORDITÀ NEONATALE - OTOEMISSIONI ACUSTICHE
La genesi delle OTOEMISSIONI è da ricondurre a meccanismi attivi delle cellule ciliate esterne basata su proprietà contrattili e a fenomeni osmotici.
Questa energia meccanica percorre a ritroso il tragitto delle onde sonore andando dalla coclea, alla membrana timpanica e infine al condotto uditivo esterno ove viene captata.
Perchè si possano registrare le otoemissioni è necessario che la coclea funzioni perfettamente, infatti anche nei deficit uditivi lievi (intorno ai 35 – 40 dB) questa energia meccanica non viene prodotta; inoltre è fondamentale che non vi siano alterazioni a carico dell’orecchio medio ed esterno.
Si comprende pertanto che le otoemissioni danno informazioni solo sulla funzionalità del recettore periferico a condizione che non vi siano alterazioni dell’orecchio medio ed esterno.



DIAGNOSI PRECOCE SORDITÀ NEONATALE - A.B.R. a soglia
Valuta l’espressione elettrica dei fenomeni biologici che accompagnano il trasferimento dell’informazione acustica al SNC, rilevando in punti diversi del suo percorso questo potenziale d’azione allo scopo di valutare il livello di soglia e di trarre indicazioni sull’eziologia delle ipoacusie e sulla sede del processo patologico che la sostiene.
Riducendo gradualmente l’intensità dello stimolo acustico, si può stabilire l’intensità minima in grado di sollecitare i centri acustici e di conseguenza stabilire la soglia uditiva per le frequenze medio alte.



DIAGNOSI PRECOCE SORDITÀ NEONATALE - A.S.S.R. (Auditory Steady State Response)
Questa metodica registra i potenziali evocati provenienti dall'utilizzo di stimoli acustici modulati in frequenza e ampiezza, con tale esame è possibile stabilire la soglia uditiva del paziente su tutte le frequenze.



POTENZIALI EVOCATI UDITIVI
Valutano l’espressione elettrica dei fenomeni biologici che accompagnano il trasferimento dell’informazione acustica al SNC, essa ricava in punti diversi del suo percorso, questo potenziale d’azione allo scopo di valutare il livello di soglia e di trarre indicazioni sull’eziologia delle ipoacusie e sulla sede del processo patologico che la sostiene.
A.B.R. (Potenziali evocati veloci)
M.L.R. (Potenziali evocati media latenza)
S.V.R. (Potenziali evocati corticali)



ACUFENOMETRIA
Test di valutazione per valutare la frequenza, l'intensità, la mascherabilità, l'inibizione residua dell'acufene.
SISI Test
Test di valutazione dell'iperacusia



TEN TEST
Esame per valutare la presenza di aree morte cocleari



PROVE VESTIBOLARI TERMICHE
Questo esame consente di valutare la reflettività dei recettori del canale semicircolare laterale, introducendo acqua a temperatura di 30° C (prova calorica fredda) o 44° C (prova calorica calda) nel condotto uditivo esterno, in questo modo si valuta la capacità funzionale dei recettori vestibolari periferici.



ESAME VIDEOOCULOSCOPICO CON INFRAROSSI



TEST VIBRATORIO



vHIT (Video Head Impulse Test)
Questo esame è stato introdotto recentemente ed è molto innovativo in quanto permette di valutare la funzionalità di tutti i recettori presenti nei canali semicircolari del vestibolo. Grazie ai nuovi sistemi computerizzati e all'introduzione di microtelecamere si riesce a valutare anche piccolissimi movimenti oculari, pertanto è possibile oggi rilevare micro alterazioni funzionali che creano disturbi vertiginosi e instabilità posturale.



ESAMI ELETTRONISTAGMOGRAFICI COMPUTERIZZATI
Riproducono la scossa nistagmica nei suoi caratteri formali e ne consentono la valutazione dei dati quantitativi e dei caratteri qualitativi, tutto questo è permesso studiando l’asse elettrico che si crea tra la cornea e la retina. In condizioni di riposo esiste fra la retina e la cornea una differenza di potenziale che può essere rilevato da elettrodi sistemati a contatto della cute nella regione periorbitaria e opportunamente registrata. In questo modo è possibile valutare tutti i movimenti del bulbo oculare tranne quelli rotatori.



PROVE ROTOACCELERATORIE CON VALUTAZIONE VIDEONISTAGMOGRAFICA
Valutano la reflettività dei due labirinti in maniera fisiologica facendo eseguire delle roto-accelerazioni al paziente posizionato su di una sedia che ruota in senso orario e antiorario. Si studia in tal modo la funzionalità dei recettori vestibolari dei canali semicircolari.



ESAME VIDEONISTAGMOGRAFICO COMPUTERIZZATO
E’ un esame che utilizza videocamere ad infrarosso per registrare tutti i movimenti del bulbo oculare, rappresenta un superamento dell’ elettronistagmografia in quanto permette rispetto a quest’ultimo di valutare anche i movimenti di rotazione.



ESAMI VESTIBOLARI FUNZIONALI



ESAMI VESTIBOLARI POSIZIONALI
Permettono di diagnosticare la presenza nel paziente della VPPB (Vertigine Parossistica Posizionale Benigna) detta anche cupulolitiasi o cupulocanalolitiasi. Tale malattia rappresenta oggi la causa più frequente delle vertigini.



ESAME STABILOMETRICO COMPUTERIZZATO
Consente di valutare in maniera obiettiva il grado di stabilità del paziente utilizzando una pedana che evidenzia anche piccoli spostamenti dell’asse corporeo rispetto all’asse di gravità.



TEST VISUO-OCULOMOTORI
Questi esami valutano la capacità dell’occhio di seguire immagini in movimento. Tali indagini risultano particolarmenti utili in casi di lesioni vestibolari centrali.



VEMPs (Potenziali evocati vestibolari di origine miogenica)
Basati sull’attivazione dei recettori delle macule dell'utricolo e del sacculo, che rispondono oltre che agli stimoli vestibolari, a stimoli acustici ad alta intensità, in quanto filogeneticamente tali strutture svolgevano funzioni acustiche; pertanto inviando stimoli sonori ad elevata intensità, si ottiene una risposta vestibolare data dalla contrazione del muscolo sternocleidomastoideo o dei muscoli perioculari. E’ un esame che permette di valutare sia la funzionalità delle strutture recettoriali periferiche, sia l’integrità del nervo vestibolare inferiore e superiore.



MANOVRE LIBERATORIE
Sono trattamenti riservati a pazienti affetti da VPPB (Vertigine Parossistica Posizionale Benigna o "cupulolitiasi"). Utilizzando movimenti e posizionamenti particolari che vanno sotto la denominazione di manovre liberatorie è possibile far guarire, anche in seduta stante, le persone affette da tale patologia.



RIABILITAZIONE VESTIBOLARE CON STRUMENTAZIONE ADEGUATA E PERSONALE SPECIALIZZATO
La terapia riabilitativa è una terapia funzionale che viene utilizzata al fine di ripristinare la funzione dell’equilibrio alterata, quando i meccanismi di scompenso spontaneo non sono sufficienti. La strategia rieducativa tende a riprogrammare la funzione in considerazione degli elementi patologici e di quelli ancora funzionanti nel sistema, favorendo l’attività adattativa-compensatoria o inducendo l’abitudine allo stato patologico.



MICROSCOPIO OTTICO
OTO-ENDOSCOPIO
Permette una valutazione dettagliata dello stato della membrana timpanica, pertanto è un esame indispensabile nel caso di patologia a carico dell'orecchio medio. Inoltre è lo strumento che consente all’otorino di intervenire chirurgicamente sull’orecchio.



TERAPIA RIABILITATIVA PER I DISTURBI DELL'EQUILIBRIO
È una terapia funzionale che viene utilizzata al fine di ripristinare la funzione dell'equilibrio quando la terapia medica e i meccanismi di compenso spontaneo non sono sufficienti, sfruttando le proprietà adattative e le capacità di apprendimento del Sistema Nervoso Centrale.